
Figli della Miniera
ASSOCIAZIONE
Figli della Miniera sono un’associazione nata per tenere sempre vivo il ricordo di Pestarena (Macugnaga, valle Anzasca) e delle sue miniere d’oro.
Si dice sia uno dei giacimenti d’oro più grandi d’Europa – almeno 20 chilometri quadrati, per circa 60 chilometri di gallerie – e la tradizione vuole che i primi a ricavare oro dai filoni minerari dell’Alta Valle Anzasca siano stati i romani: l’indizio più antico rilevato è il ritrovamento, nella Miniera dei Cani, di una piccola campanella di bronzo di epoca romana. Il primo documento ufficiale che certifica il lavoro minerario in quello spicchio d’Italia è datato 1291, attività che continuerà a svilupparsi nei secoli fino agli anni Sessanta, quando le miniere furono abbandonate e infine riconvertite per accogliere i turisti.
Le miniere visitabili sono la miniera della Guia, la prima miniera d’oro museo delle Alpi aperta ai turisti, che racconta le storie di fatica e lavoro del minatore e in cui il percorso di visita si snoda lungo un percorso di circa 1,5 chilometri, in cui sarà facile scorgere e ammirare autentici filoni di pirite aurifera; la miniera dei Cani e quella della Val Bianca.
Figli della Miniera sono un’associazione nata per tenere sempre vivo il ricordo di Pestarena (Macugnaga, valle Anzasca) e delle sue miniere d’oro.
L’itinerario permette di toccare i luoghi più significativi dell’estrazione e della lavorazione del minerale aurifero
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